Licenziamento: come può tutelarsi il lavoratore?
Se sei stato licenziato e vuoi contestare la legittimità del licenziamento, devi obbligatoriamente impugnarlo seguendo questi alcuni step, facendo aiutare da un avvocato o da un sindacalista.
1. Devi inviare al tuo datore, entro 60 giorni da quando hai ricevuto il licenziamento, una lettera (a mezzo raccomandata, fax o pec) in cui ne contesti la validità (c.d. impugnazione stragiudiziale). Non farlo tramite e-mail perché non ha valore legale. Se ti rivolgi ad un avvocato, ricordati di firmare anche tu (oltre all’avvocato) la lettera di impugnazione.
2. Nei 180 giorni successivi a quando hai inviato l’impugnazione stragiudiziale, devi instaurare la causa, depositando un ricorso in cui andrai ad indicare tutti i motivi di illegittimità del licenziamento e tutti gli elementi utili alla tua difesa. In questa fase devi rivolgerti necessariamente ad un avvocato.
Attenzione! I termini di 60 e 180 giorni sono prescritti dalla legge e se non li rispetti, non avrai più possibilità di impugnare il licenziamento
Nel frattempo, però, nonostante tu abbia instaurato la causa potrai comunque fruire dell’indennità di disoccupazione (NASpI).

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