D.L. 221/2021: Proroga dello SMART WORKING fino al 31 Marzo 2021
Con la nuova ondata di contagi da #covid_19, causata dall’avanzare della variante Omicron, è arrivata inevitabilmente anche la proroga dello #smartworking (nella sua versione semplificata) fino al 31 marzo 2022.
In cosa consiste questa versione semplificata?
È bene anzitutto ricordare che, in condizioni ordinarie, l’avvio del lavoro agile richiede necessariamente un accordo individuale, dove sono disciplinate le modalità di svolgimento del rapporto di lavoro e i poteri di controllo e direzione del datore.
Tale accordo è anche l’occasione per regolare i tempi di pausa del lavoratore e il diritto di disconnessione riconosciuto al medesimo, oltre all’attribuzione di strumenti tecnologici (smartphone e pc) e la disciplina del loro utilizzo.
Nella versione di lavoro agile introdotto dalla legislazione emergenziale, è stata completamente eliminata la necessità di un accordo individuale, potendo tale modalità di lavoro essere avviata anche unilateralmente dal datore di lavoro.
Tuttavia, benchè sia venuta meno la necessità di un accordo individuale tra datore e lavoratore, il primo è tenuto comunque a rispettare i tempi di pausa e il diritto alla disconnessione del secondo.
È utile altresì rilevare che le parti sociali, registrando un sempre maggior interesse allo sviluppo del lavoro agile, hanno predisposto lo scorso 7 dicembre un protocollo nazionale, all’interno del quale sono state versate le principali linee di indirizzo applicabili sia in sede di accordo individuale sia in ambito di contrattazione collettiva.






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