Retribuzione: come viene determinata la retribuzione di un lavoratore?

Come vegono aggiornate le retribuzioni?

Con il post di oggi parliamo di retribuzioni.

In particolare cerchiamo di capire l’andamento che le retribuzioni italiane hanno avuto negli ultimi anni e chi sono, nello specifico, i soggetti incaricati di determinare l’entità dello stipendio spettante al singolo lavoratore.

L’argomento ci è stato suggerito dalla pubblicazione dei nuovi dati da parte dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) i quali hanno segnalato che dal 1990 a oggi, il valore medio lordo delle retribuzioni è aumentato in 37 Paesi sui 38 che aderiscono all’organizzazione (del 33,7% in Germania, del 31,1% in Francia). L’unico Stato in cui sono calate è proprio l’Italia: -2,9% rispetto agli importi del 1990.

Ciò è principalmente dovuto, spiegano gli esperti, alla globalizzazione e alla concorrenza del libero mercato, fattori, questi, che hanno hanno reso disponibili beni a prezzi più bassi inducendo così le aziende a recuperare i margini di concorrenza comprimendo il costo della manodopera, cioè dello stipendio che noi stessi riceveremo come lavoratori.

E per almeno vent’anni i governi hanno abdicato a qualsiasi funzione di intervento, lasciando campo libero alla concorrenza senza freni che ha prodotto questi disastrosi risultati.

Ma di chi è il compito di intervenire per adeguare le retribuzioni?

Notoriamente, la determinazione degli stipendi, in Italia, è demandata alla contrattazione collettiva.

In tale sede, infatti, le organizzazioni più rappresentative di datori e lavoratori si incontrano per disciplinare i rapporti di lavoro a livello nazionale e per i singoli comparti di riferimento (per es. metalmeccanici, logistica, servizi del terziario, etc) e per quantificare la retribuzione minima da riconoscere ad ogni livello contrattuale.

E cosa succede se ciò non avviene?

Nei casi di assenza di accordo, spesso i contratti collettivi prevedono al loro interno degli strumenti volti a sopperire a tale mancanza.

Si tratta della c.d. Contingenza o Indennità di Vacanza Contrattuale.

Strumenti, questi, che hanno la funzione di tutelare il potere di acquisto dei lavoratori dall’inflazione attraverso l’applicazione di aumenti percentuali o fissi predeterminati all’interno del CCNL.

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#retribuzione #CCNL #contingenza

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